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Come disegnare un Heterotopia Tour?

La definizione del target group

Per chi dovrebbe essere disegnato un Heterotopia Tour?

Un Heterotopia Tour può rispondere alle necessità di un ampio gruppo di persone. Può essere disegnato per i giovani (come ad esempio per gli scambi giovanili) così come per adulti che vorrebbero apportare un cambiamento nella loro vita dopo anni di lavoro o durante il periodo della pensione! Allo stesso tempo può essere rivolto a migranti, persone senza istruzione, ingegneri, studenti, etc..

Un Heterotopia Tour è disegnato come un’esperienza inclusiva che ha un impatto sulle persone su diversi livelli non in relazione alla loro età o background. Può, quindi, essere significativo sia per i giovani che sono alla ricerca di una prima esperienza di vita in comunità o per coloro che cercano un motivo di ispirazione per il proprio futuro, sia per gli adulti che vogliono fare un passo indietro rispetto alla loro vita quotidiana per sviluppare nuove competenze o vogliono attuare un cambiamento nella propria vita professionale.

Ciò significa, che come un designer, deciderai per chi disegnare il tuo Tour.

Come sceglie il profilo ed il numero dei partecipanti?

Per rispondere a questa domanda, hai bisogno di mettere a fuoco i tuoi obiettivi sociali e pedagogici e valutare le le tue capacità e competenze.

Noi crediamo che l’eterogeneità del gruppo sia uno dei fattori più importanti. Di solito quindi creiamo un gruppo misto di persone di differente età, background, genere, fede, stato fisico, etc. ma tu puoi procedere in modo diverso se credi sia meglio al fine di raggiungere i tuoi obiettivi riunire persone della stessa età o persone che condividono stesse situazioni (ad esempio: persone che vivono nelle periferie, migranti, inoccupati…).

Dal nostro punto di vista, la motivazione è il fattore più importante nella selezione dei partecipanti. Generalmente noi cerchiamo partecipanti che:

I partecipanti dovrebbero parlare la lingua inglese. Non è necessario che parlino inglese fluentemente ma dovrebbero essere in grado di entrare in contatto con gli altri partecipanti ed i partners che parlano inglese senza il supporto dei formatori o facilitatori del gruppo. Partecipare ad un Heterotopia Tour non significa fare un corso di Inglese, piuttosto è un’occasione per scoprire modi di vita alternativi e di essere coinvolto nella società. Certamente i partecipanti esercitano il proprio inglese, e tutti faranno del loro meglio per essere di supporto nel processo ma l’uso di una lingua straniera non dovrebbe impedire a nessuno di restare fuori dal Tour.

Oltre ai tuoi obiettivi (ciò che tu vuoi fare), hai bisogno di valutare le tua capacità (quello che puoi fare). Potrebbero esserci dei target group per cui non hai le competenze per inserirli e supportarli in modo corretto, nonostante vorresti farlo. Devi avere uno sguardo realistico sulle tue capacità in modo tale da offrire un supporto di alta qualità ai partecipanti.

Riguardo il numero dei partecipanti, noi raccomandiamo il numero massimo di 30, formatori e facilitatori inclusi. Altrimenti sarà difficile entrare in sintonia ed operare come gruppo, offrire dei momenti di espressione per tutti e cadere nell’inerzia. Ma, ancora una volta, sta a te decidere qual’è la dimensione adatta del gruppo coerentemente ai tuoi obiettivi formativi, capacità organizzative e competenze e numero dei componenti del team.

La scelta dei luoghi: dove sviluppare il Tour?

Le location del Tour (in genere ci sono diversi posti all’interno di un unico Tour) sono una questione chiave. Sia i luoghi stessi che la predisposizione delle persone che li vivono nell’accogliere e condividere i propri spazi, tempo e conoscenza avranno un immediato impatto sui partecipanti sia esso positivo che negativo. Per questo noi raccomandiamo:

Analizza il contesto e valuta quali risorse sono disponibili.

Prima di scegliere un posto, vai a visita il territorio! Osserva il paesaggio, senti l’atmosfera locale, prova a capire il contesto incontrando le persone e facendoti coinvolgere dal territorio. E’ importante che tu capisca le abitudini locali, il modo in cui vivono le persone, l’economia, il contesto sociale culturale e politico per capire se l’area è un terreno fertile sul quale sviluppare il tuo Tour o no.

Sarebbe bene osservare nell’area in quali parti vi è la cittadinanza attiva ed esempi di economia sociale. C’è un cittadino attivo nell’economia sociale? C’è una serie di progetti che facilmente puoi vedere nel tour? Ci sono progetti sociali ed eco-friendly in diversi ambiti (in modo tale che puoi diversificare le visite e i workshop) oppure hanno tutti a che fare con lo stesso tipo di attività (ad esempio le fattorie).

Rendere chiari i bisogni e le aspettative dei tuoi potenziali partners

Se credi che l’area sia valida per organizzare il Tour, esplora i bisogni e le aspettative dei tuoi potenziali partners. Quai persone vorresti che siano i tuoi partner? E chi fra loro vorrebbe ospitare il gruppo sul posto del prorio progetto? Cerca progetti che siano forti alleati su cui puoi contare perchè i suoi componenti del team vogliono realmente supportarti. Loro ti introdurranno al territorio in cui vivono e ti condurranno in un esperienza forte ed intensa.

Consigliamo di organizzare almeno un incontro dove tutti i potenziali partners possono incontrarsi ed esporre le proprie motivazioni idee e concetti, perché il tuo progetto incontri il loro interesse e quello che loro vorrebbero offrirti.

Quindi, organizza un’altro incontro con ciascuno dei quali vorresti lavorare per chiarire i loro bisogni e aspettative ed allo stesso modo le tue. Se sarai daccordo sul “PERCHE’” e sul “COME” potranno essere un partner e puoi continuare la ricerca per un luogo dove strutturare il tuo tour.

Assicurati che il luogo scelto incontri i principali bisogni del gruppo:

Alla fine, ma non meno importante, sarà necessario verificare che il luogo possa incontrare i bisogni del gruppo dal punto di vista pratico. Ti raccomandiamo di fare attenzione a che:

Se la sede incontra i requisiti da te individuati, puoi passare allo step successivo per organizzare il tuo Tour: definendo i diversi step, durata, attività, etc.

Prendersi cura dei partenariati

Un Heterotopia Tour può essere organizzato ad un livello sia internazionale che locale/regionale.

In entrambi i casi, si dovranno stabilire solidi rapporti per l’organizzazione; a livello locale, si dovrà collaborare con gli ospiti, stabilire quale iniziative e produttori locali visitare, quali facilitatori esterni invitare, etc. Nel caso si decidesse di mantenere l’aspetto internazionale del Tour (raccomandato), si collaborerà con i partner che selezioneranno, prepareranno e accompagneranno i partecipanti, saranno parte attiva del progetto, nello sviluppare, implementare e valutare il Tour. Ci sarà un team che lavora in direzione di obiettivi e risultati condivisi.

Partner Locali

La scelta dei partner locali dovrebbe prospettarsi oltre la durata del Tour: idealmente non dovrebbero esserci solamente membri temporanei di un progetto unico, ma persone con le quali intraprendere progetti per sviluppare il territorio sul lungo termine.

Ci sarà la necessità di incontri frequenti con i partner locali per organizzare l’ospitalità e rendersi conto delle risorse e attrezzature disponibili. Prima che i partecipanti arrivino, bisognerà essere a proprio agio con la struttura, quali sono le regole già esistenti, quanto esse siano flessibili, quali sono i punti critici della sicurezza, etc. Si imparino le schedule dei partner e ci si adatti. Si organizzi il tour quando essi possono dedicare la loro piena attenzione al progetto. Non bisogna essere timidi nel fare domande riguardo le diverse necessità - meglio chiedere qualcosa prima che scoprirla nel mezzo del tour.

Organizza incontri nella location che ospiterà le attività per comprendere meglio la morfologia del posto. Comunicazioni ulteriori possono essere fatte tramite telefonate o online, ma per stabilire una relazione solida basata su obiettivi condivisi bisogna investire il tempo in incontri faccia a faccia. I partner che credono nei valori e obiettivi del Tour saranno disponibili a supportarlo e avranno un’attitudine positiva.

Coinvolgere i partner locali nel monitoraggio e valutazione delle attività: si organizzeranno incontri frequenti (almeno ogni 2-3 giorni durante il Tour) e si discuteranno le loro sensazioni riguardo il gruppo, sullo svolgimento delle logistiche e cosa può essere migliorato. Quest’attitudine collaborativa farà sentire loro parte del processo e i loro bisogni presi in considerazione e rispettati.

Partner Internazionali

Per stabilire un partenariato internazionale efficiente, fondato su valori condivisi e rispetto reciproco, si dovranno superare alcune difficoltà: distanza fisica, fraintendimenti causata da differenze culturali e linguistiche, conflitti emersi da differenti metodi e carichi di lavoro, etc. Per una realizzazione tranquilla proponiamo di:

Definizione degli STEP e durata del Tour

Fa che il tempo sia tuo alleato

Il tempo è la chiave fondamentale di ogni viaggio: sarà un fattore fondamentale nel tuo Heterotopia Tour. Non importa quale sia il gruppo, il posto o il programma del Tour, abbiamo osservato che il gruppo per lo più segue questi passaggi:

Se le decisioni sono state prese indirizzando le criticità espresse dai partecipanti e dal gruppo verso soluzioni risolutive, il gruppo molto più probabilmente andrà avanti: esso continuerà a crescere ed esprimerà tutto il suo potenziale.

Se invece si è optato per lo “status quo”, l’andamento che hai osservato nei precedenti step prenderà il sopravvento e il gruppo si troverà in qualche situazione di stallo, aspettando la fine del Tour.

La durata di ogni fase può essere variabile, ma normalmente è tra i 5 e i 7 giorni. Noi raccomandiamo fortemente di tenerlo bene a mente mentre si disegna il Tour nell’ottica di supportare il gruppo durante il viaggio. Facendo si che il tempo sia tuo alleato per raggiungere i tuoi obiettivi formativi.

Per quanto sia una tua scelta il numero delle tappe e dei luoghi, noi crediamo che un Heterotopia Tour dovrebbe avere una durata minima di 15 giorni al fine di permettere sia al gruppo che ai partecipanti, di svilupparsi, imparare e crescere. Un Tour più breve non darà abbastanza tempo perché avvenga una vera trasformazione. E’ probabile che i partecipanti si adattino più facilmente allo status quo piuttosto che essere risolutivi rispetto alle questioni e alle tensioni all’interno del gruppo, - o nei confronti del team dell’organizzazione - sapendo che presto torneranno a casa.

Un Tour di maggiore durata è una sfida maggiore, ma noi crediamo che abbia maggiori potenzialità perchè le persone saranno meno disposte a sopportare per un numero maggiore di giorni senza esprimere quello che li infastidisce e quello che vorrebbero cambiare. Loro saranno costretti a dar voce chiaramente ai propri bisogni e il gruppo risponderà alle loro critiche e crescerà, cercherà un nuovo equilibrio, nuove regole e un nuovo modo per stare insieme ( in genere questo momento critico si manifesta dopo 6-8 giorni).

Grazie ad una lunga durata del Tour, il gruppo avrà il tempo dopo il momento critico di sperimentare un nuovo modo di organizzarsi, e metterlo a punto (generalmente alla fine della seconda settimana). La parte finale del Tour inizierà quindi, quando il gruppo sperimenterà un terzo modo di agire ed essere. Sarà il momento per i partecipanti di provare quello che hanno imparato durante le prime due fasi e di cambiare le proprie convinzioni, sia come individui che come gruppo.

Per questo motivo, noi consigliamo un tour della durata di 3 settimane, e comunque di almeno 15 giorni (per avere la possibilità di avere mediamente 5 giorni per ciascuna delle 3 fasi).

Disegnare l’itinerario

Durante la selezione dei luoghi che visiterai, tieni in considerazione le fasi descritte sopra che il gruppo attraverserà. E’ possibile restare per tutto il tempo del Tour in uno stesso posto, ma noi raccomandiamo di cambiare posto a conclusione di ogni fase principale. Il muoversi fisicamente contribuirà simbolicamente alla crescita e alla trasformazione del gruppo. La scelta delle diverse sedi dovrebbe tenere in considerazione molti parametri:

Prendi una mappa e disegna l’itinerario che hai scelto per il tuo Tour ideale. Puoi contattare i partner locali e disegnare insieme a loro il programma.

La scelta delle attività e i work frame

Offri una prospettiva di una società diversa grazie ad un programma diversificato ma coerente

L’Heterotopia Tour è basato su un approccio olistico. Esso mette in connessione aspetti sociali, economici e ambientali e dimostra che i problemi che stiamo affrontando e i bisogni possono essere risolti in modo simultaneo.

Noi ti incoraggiamo a disegnarlo in modo che esso:

A nostro parere, un Heterotopia Tour dovrebbe fornire un approccio non convenzionale per affrontare i temi dell’impresa sociale, impatto ambientale e cittadinanza attiva. Dalla associazione delle teoria e della pratica, interviste ai imprese sociali, attività pratiche in diversi ambiti, vita in comunità e approccio eco-friendly, l’obiettivo e di dare ai partecipanti l’opportunità di sviluppare la fiducia in se stessi, le proprie capacità imprenditoriali e allo stesso tempo le proprie doti relazionali.

Incontrare realtà dell’imprenditoria sociale smorzerà le loro paure riguardo l’imprenditoria, fornendo soluzioni pratiche per procedere all’azione. Intanto, vivendo all’interno di un gruppo-comunità li esorterà ad interrogarsi sul significato della responsabilità e solidarietà verso gli altri, ad esporsi davanti ad altre realtà, culture opinioni. I doveri giorno per giorno durante il viaggio( cfr. capitolo 5.1.Organizzazione Praticae capitolo 5.2. Eco-living e traccia ecologica) li aiuterà ad uscire dalla propria routine, a conoscere le questioni ambientali e ad agire per una vita sostenibile grazie ad una maggiore consapevolezza e alle capacità pratiche che svilupperanno.

Noi crediamo che più e diversificato il Tour meglio è. L’obiettivo dell’Heterotopia non è di formare i partecipanti in modo specifico su un solo tema, ma di offrire una visione davanti la grande diversità di azioni significative che contribuiscono ad una società più equa e sostenibile. Per questo motivo, noi consigliamo di mettere in discussione i differenti contesti durante il tour (urbano/rurale/ attivo/passivo economicamente, centrale/periferico) allo stesso modo le diverse discipline/ ambiti/settori delle attività. In questo modo è possibile mostrare che la sostenibilità può essere affrontata nei diversi aspetti dell’ambiente e nonostante le risorse disponibili, finchè le persone hanno la volontà di cambiare, si organizzano e si impegnano a raggiungere i propri obiettivi e ad affrontare le situazioni che ritengono insoddisfacenti.

Una struttura basata su un approccio pedagogico o sull’educazione non formale

L’Heterotopia tour è basato fondamentalmente sulla metodologia dell’educazione non formale. Ogni attività e la metodologia che noi adottiamo è cucita su misura per il gruppo. Non ci impedisce di ricorrere a strumenti formali - come le presentazioni - se pensiamo siano adatti per raggiungere l’obiettivo. Come il programma dell’educazione non formale, il Tour è pensato in funzione degli obiettivi dei destinatari della formazione , offrendo strumenti per superare le difficoltà personali e abilitarli a raggiungere il loro pieno potenziale.

Noi definiamo l’educazione non formale con i seguenti principi:

Un equilibrio delicato tra la teoria e la pratica

Alla fine di questo capitolo, noi vorremmo porre l’accento sul fatto che, l’essenza dell’educazione non formale è che si può trasferire ciò che hai imparato dalla teoria alla pratica e viceversa - impari le cose facendole e metti a frutto la conoscenza acquisita durante l’esperienza all’interno di un’ unica struttura.

Esiste un’ampia varietà di metodi per mettere insieme i bisogni e vari metodi di apprendimento. Più diversifichi gli approcci pedagogici, più sarai in grado di permettere a ogni partecipante di scoprire le pratiche di apprendimento preferite e di creare al meglio le opportunità di apprendimento del Tour. Perciò, quando ti dedichi alla scelta delle attività, noi raccomandiamo di fare attenzione all’equilibrio tra la teoria e la pratica.

By “theory” we don’t mean plain lessons, but activities that have an informative, analytical approach. Theoretical activities should still be interactive and participative. They will help the participants to understand the ethical, political or scientific framework of the project / technique / activity they are introduced to. In addition, the integration of practical (manual) activities in the program will help to: Improve social connections and group dynamics – participants with language difficulties better engage in practical activities which reduce the risk of feeling excluded and strengthen the relationship with other participants Keep the level of commitment high – a practical activity following a more theoretical one boosts the energy level of the group and prevents the feeling of being overloaded with information Make it easier for participants to contribute – participants who are less talkative can have their space to contribute to the activity Deal with the theory – practical activities help to process information and can represent mental challenges that lead to resolution of problems Reduce frustration and bring a sense of satisfaction – the creation of something solid, the participation in the whole process from the beginning to the end helps participants to boost their self-esteem, to feel effective and to develop their sense of initiatives; manual activities also contribute to mental health, well-being and stress management.

To help the positive flow of energy, you can also vary: the posture of participants: alternate activities where participants sit, stand, move or stay still; the venue: change learning environment, switching from indoors to outdoors, organizing field trips to new locations, etc. the size of the work groups: vary between individual tasks, work in small groups, and big groups.

The efficiency in learning is linked to how the learner feels in their surroundings: changing position, location, sound atmosphere will help the mental switch between topics and offer a conclusion to a session before starting a new one. To close the loop, don’t forget that each activity should be followed by a time for reflection and processing. Linking the experience with prior knowledge and with the objectives of the program will put some meaning into it, put it into perspective.