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it:guide:participants

Come selezionare e preparare i partecipanti al Tour?

Come raggiungere il target group rilevante? Quando cercare i partecipanti?

Coinvolgere persone da background ed età diverse nel Tour necessita di un piano d’azione strutturata. I canali e mezzi di comunicazione vanno adattati di conseguenza.

Attenzione specifica deve essere data al coinvolgere persone con minori opportunità, usando le connessioni con altre organizzazioni sociali locali.

Nella maggior parte dei casi, il processo di immatricolazione include:

  • una open call nei network associativi (online e offline) 3/4 mesi prima dell’inizio del Tour;
  • attività promozionali/sessioni live di informazione in cafè cooperativi, centri giovanili o sociali, etc. o all’interno di eventi pubblici (forum sociali, festival), in partenariato con organizzazioni sociali locali e gruppo informali della società civile che supportano persone vulnerabili o si dedicano a problemi sociali;
  • Incontri faccia a faccia e interviste personali ad ogni candidato, guidate da membri competenti dello staff 2 o 3 mesi prima dell’inizio del Tour, per assicurarsi che il progetto si adatti alle loro necessità e aspettative;

Queste interviste sono un’ottima opportunità per informare i candidati sull’esperienza in maniera più specifica, connettere con loro e costruire fiducia. Ti renderanno capace di apprezzare cosa li spinge e cosa può essere una sfida per loro, nel momento in cui esprimeranno le loro motivazioni ma anche dubbi, paure o problemi personali.

Come per ogni progetto, dovrai adattare questa procedura e tempistica al contesto specifico, a patto che il processo di reclutamento sia aperto e trasparente, evitando ogni discriminazione razziale, religiosa, sessuale o politica.

Come supportare i partecipanti prima del Tour?

Crediamo che il successo del Tour dipenda fortemente dalla qualità degli incontri preparatori organizzati da ogni organizzazione partner entro due mesi prima dell’inizio del Tour. La schedule degli incontri e degli obiettivi dipenderà dal profilo dei partecipanti e dagli obiettivi e contenuti specifici del Tour. Essi dovrebbero guidare i partecipanti nel:

  • entrare a far parte del processo e familiarizzare con le fondamenta del pensiero dell’Heterotopia, contenuti e organizzazione pratica;
  • incontrarsi l’un l’altro ed iniziare una dinamica di gruppo;
  • esprimere le loro motivazioni profonde, le loro paure e aspettative;
  • comprendere il loro modo di apprendimento preferito, i loro bisogni e sfide personali;
  • essere a loro agio con i contenuti del Tour e sviluppare una comprensione comune dei concetti chiave del Tour (come innovazione, sostenibilità, dialogo interculturale, questioni di cittadinanza

Oltre a questi incontri personali, i social network, le piattaforme online e i software possono essere utilizzati per facilitare lo scambio di idee, conoscenze e scoperte tra partecipanti, specialmente quando provengono da differenti province o paesi.

Secondo la nostra esperienza, suggeriamo di:

Dai una direzione e fai familiarizzare i partecipanti con la forma generale del Tour

 Per prima cosa, assicurati che i partecipanti selezionati per il Tour sono quelli giusti e che il tour vada bene per loro, che significa assicurarsi che tutte le informazioni importanti sul progetto siano state ben comunicate e comprese dai candidati.

Come descritto nel processo di reclutamento, i candidati dovranno accedere a tutte le informazioni dettagliate sui valori del tour, i suoi obiettivi generali (il cambiamento da raggiungere insieme) e i suoi obiettivi pedagogici specifici (le aree in cui i partecipanti possono sviluppare le loro abilità personali e professionali.

Crediamo che la prima sessione preparatoria dovrebbe essere dedicata a rivedere questi aspetti del progetto, collegando gli obiettivi del Tour con le aspettative dei partecipanti e ai loro obiettivi di apprendimento personale. Da li, verrà spiegata la metodologia dell'educazione non-formale, e possibilmente sperimentata con i partecipanti. In questo modo familiarizzeranno con i tipi di attività che incontreranno durante il Tour.

Ricorda che per molte persone il Tour sarà la prima esperienza di educazione non-formale e possibilmente anche la prima volta in campeggio al di fuori dalle comodità di una casa. Durante gli incontri preparatori, è di cruciale importanza spiegare loro cosa aspettarsi dalle logistiche e infrastrutture, quali sono i ruoli e i compiti che gli saranno affidati, quali saranno le regole ferree che dovranno rispettare (e.g. è vietato bere alcool, se ci sono restrizioni sul fumo, etc.) In questa maniera tutti sapranno a cosa vanno incontro.

Informazioni mancanti o fallaci su questi argomenti - o fraintendimenti dei partecipanti - potrebbero causare fastidi, frustrazioni, perdita di fiducia e a volte abbandono del progetto. Se qualcuno dovesse realizzare di non essere la persona giusta per il progetto, questo sarà il momento giusto per fare un passo indietro.

Inoltre, raccomandiamo di firmare un Learning Agreement (Accordo sull'Apprendimento) con ogni partecipante, nel quale mettere giù tutte le informazioni pedagogiche e pratiche condivise, e nel quale dichiarano di impegnarsi nella realizzazione del progetto. Questo dovrebbe prevenire problemi sorti da fraintendimenti.

Indagate i bisogni, le paure e le aspettative di ogni partecipante

Appena i partecipanti sapranno a cosa andranno incontro, se ancora disposti a partecipare, potrete dedicarvi ai loro bisogni, le loro paure e aspettative.

Analizzarli in dettaglio aiuterà a gestire le necessità pratiche e logistiche, per organizzare al meglio il programma delle attività del Tour e adeguarle al meglio al profilo dei partecipanti. Per questa ragione, suggeriamo di prendere in considerazione questi argomenti sin dall’inizio della preparazione (ad esempio durante il secondo incontro), così da potere utilizzare tempestivamente le informazioni raccolte.

Il Tour si spera rappresenti una sfida per i partecipanti. Potrebbe muoverli a livello emotivo, riportare alla luce vecchie memorie, fargli mettere in discussioni delle opinioni, valori e abitudini, fargli affrontare dei limiti fisici o personali. Mettersi in discussione sarà arduo per molti. Secondo la nostra esperienza, suggeriamo di seguirli e supportarli nelle loro sfide personali.

  • Usare domande guida come stimolo per una riflessione:

I partecipanti potrebbero trovare difficile rispondere ad una domanda diretta come “quali sono le tue aspettative?”. Potrebbero dare risposte superficiali o semplicemente quelle che pensano che ci si aspetta da loro. Prova con domande specifiche, prova a tirargli fuori delle esperienze personali o collegate alla loro vita giorno per giorno, oppure prova ad inventare delle situazioni ipotetiche e chiedigli come reagirebbero in determinate situazioni.

  • Qualunque modo di esprimersi è valido:

A volte siamo più a nostro agio ad esprimerci in maniere diversa che a parole. Lascia che i partecipanti trovino i loro modi personali (disegnare, danzare, cantare, etc.). Lo storytelling è anche un modo efficace di pensare a valori, obiettivi, ostacoli e paure - i partecipanti potrebbero anche parlare di ‘qualcun altro’, così da sentirsi più a loro agio a parlare di argomenti personali.

  • Inizia con una riflessione individuale, seguita da una discussione di gruppo (massimo 2/4 partecipanti per gruppo)

Una riflessione individuale rende i partecipanti capaci di riflettere su sè stessi senza essere influenzati dalle risposte altrui o sentirsi giudicati. Dopo un momento di riflessione personale, una condivisione in piccoli gruppi aiuta i partecipanti a pensare a possibile paure e aspettative a cui non hanno pensato, e li aiuterà anche a creare una percezione del gruppo condividendo timori e obiettivi comuni.

Infine raccomandiamo che i partecipanti condividano volontariamente le loro risposte con l’intero gruppo, così da permettere ai facilitatori di prenderle in considerazione durante il Tour e fornire risposte a dubbi e paure. Da’ sempre ai partecipanti l’opzione di condividere quello che si sentono! Tieni a mente che per facilitare la condivisione, una relazione costruita sulla fiducia e un’atmosfera sicura saranno essenziali.

  • Fa’ partire la sessione di “Riflessione sulle paure e aspettative” solo dopo che i partecipanti abbiano un’idea chiara degli obiettivi, logistiche e del programma del Tour:

Prendere in considerazione paure ed aspettative al momento giusto della preparazione aiuterà ad evitare la creazione di false speranze. Inoltre, aiuterà i partecipanti a riflettere su paure e aspettative specifiche, piuttosto che generali.

Non dimenticare di porre domande riguardo la dieta e necessità mediche e di altro tipo, ricorda che alcune di queste informazioni potrebbero essere nascoste dai partecipanti, per paura di non essere selezionati o per imbarazzo. Costruendo una relazione di fiducia, i partecipanti saranno a loro agio a condividere informazioni personali e sarà possibile spiegare la necessità di dare le informazioni agli organizzatori.

  • Tieni traccia di tutto il processo:

Le paure, necessità e aspettative dei partecipanti potrebbero cambiare durante il corso del tempo. Raccomandiamo di rivederle regolarmente durante le valutazioni intermedie e valutazioni finali del Tour. Ti permetterà di tenere traccia del processo e aiutare i partecipanti ad essere più consapevoli del cambiamento che stanno attraversando. (Cfr. Capitolo 5.3Attività/Programma e capitolo 6.dissemination

Costruisci le basi per una partecipazione attiva e una vita di comunità

Gli incontri preparatori saranno anche un’opportunità di fare acclimatare i partecipanti al nuovo ambiente che si evolverà con loro durante il Tour. In pratica, sarà il momento giusto per te di:

  • presentate le possibili difficoltà di vivere inseme in un gruppo di persone eterogeneo per backgroud, età, cultura, etc/
  • costruisci regole e principi basilari per la vita di comunità e un tranquillo svilupo del tour
  • prendi in considerazione il significato di “partecipazione attiva” e i suoi requisiti

La sensazione di contare all’interno di un gruppo eterogeneo dovrebbe essere costruita sin dall’inizio. Sarà la ragione principale per la quale le persone si sentiranno coinvolte nel Tour; da un sentimento di isolamento sociale, che potrebbe essere familiare nella loro vita di tutti i giorni, loro si sentiranno parte di un gruppo che li prende in considerazione, il che potrebbe far scaturire la loro volontà di rendersi attivi e diventare protagonisti dei quest’avventura collettiva.

Oltre ad incoraggiarli ad esprimersi e ad impegnarsi attivamente nel progetto, raccomandiamo di introdurli alla vita di comunità e al dialogo interculturale, così da potersi fare un’idea di cosa significa in pratica e che tipo di sforzi e mentalità richiede.

Sii il più creativo possibile nell’affrontare certi argomenti. Alterna tra dibattiti, giochi di ruolo, linguaggio fotografico, giochi da tavola, brainstorming, cambia la dimensione dei gruppi di lavoro, costruisci sulle esperienze precedenti dei partecipanti. Più li renderai partecipi nelle sessione, più capiranno quali sono le questioni in ballo e tireranno fuori qualcosa dall’esperienza.

Prendi il tempo di definire insieme cosa può contribuire ad un’esperienza di successo sul community living e incoraggiali ad immaginare come mettere in pratica queste idee durante il Tour. Secondo la nostra esperienza, suggeriamo di mettere insieme almeno le cose seguenti:

  • Fiducia nel tempo: gestire il tempo nel modo migliore una sfida della vita quotidiana. Quando si ha un largo gruppo che co-gestisce uno spazio e delle attività, questa necessità diventa sempre più vitale. Introducendo i partecipanti a questo probema (grazie ad esempio ad un gioco di ruolo, uno study case, uno storytelling, etc.) risparmierai molte energie e tempo durante il Tour.
  • Partecipazione attiva e attitudine positiva. Evidenziando che ogni membro del gruppo ha un ruolo importante nelle dinamiche del gruppo costruisci sulla sicurezza di sè dei partecipanti e l’automotivazione per aiutarli ad accettare l’attitudine di aiutare al comparire di un bisogno, cercare soluzioni ed aiutarsi l’un l’altro giorno per giorno.

  • Rispettatevi reciprocamente. Ricorda ai partecipanti che ognuno ha la sua legittimità all’interno del Tour e dovrebbe avere l’opportunità di tirare fuori il meglio da esso, qualunque siano le opinioni, credenze e comportamenti personali, a patto che non feriscano o infastidiscano qualcuno di proposito. La sfida sarà di vivere insieme con le proprie differenze, accogliere la diversità rispettano limiti e necessità altrui.
  • Segui le regole. Ricorda ai partecipanti che vivere insieme richiede delle regole (alcune delle quali saranno scelte con voi). Ognuno dovrà rispettarle per permettere al progetto di proseguire. Spiega il significato delle regole, da dove vengono e come possono aiutare il gruppo a crescere e il programma a proseguire.
  • Identificati come parte di un nuovo ecosistema e accogli il concetto di “Artful Participation”. Metti in evidenza che un gruppo non è semplicemente la somma dei suoi membri. Incoraggia i partecipanti a visualizzare la comunità che si svilupperà durante l’Heterotopia Tour come un organismo vivente di cui loro faranno parte, che sar`in costante evoluzione e alla ricerca di equilibrio.

Fagli conoscere il concetto di “Artful Participation”Corsivo, che consiste nel chiedersi: il mio ruolo e la mia attitudine sono i più significativi e di aiuto al momento?”. Incoraggiali a prendere in considerazione le conseguenze delle loro scelte e comportamenti sul gruppo.

Esplora e fai domande sugli argomenti del Tour, incoraggia la ricerca di consocenza

Adesso che sanno un po’ di più e si sentono a loro agio ad esprimersi di fronte ad altri (condividendo interessi, idee ed opinioni), puoi iniziare a prendere in considerazione di parlare di innovazione sociale ed esplorare le tematiche che scopriranno e investigheranno durante il Tour.

Cosa significa per loro innovazione? Qual è il loro punto di vista sull’ecologia, sviluppo sostenibile, permacultura, pedagogie alternative, tecnologia? Cos’ha senso per loro? Cosa li interessa e cosa no? Hanno mai sentito parlare di “traccia ecologica” o “educazione popolare”?

Dai uno sguardo al programma del tour di nuovo insieme a loro: spiega il contesto generale nell’area in cui il Tour avrà luogo (tendenze significative, fatti storici, etc.) vai più a fondo su ogni passo: i progetti che visiterete durante il viaggio, le persone che conoscerete, i workshop che farete, etc. Allo stesso modo, analizza le condizioni di vita offerte durante il Tour da un punto di vista critico: fino a che punto si differenziano dalla routine quotidiana dei partecipanti? Che domande fanno emergere? Cosa si può dire della dieta? Abitudini di consumo? Alloggio? etc.

Incoraggia i partecipare a condividere i loro interessi, esperienze, conoscenze, dubbi e domande riguardo i principali argomenti del Tour. Quali sono quelli che gli interessano maggiormente? Sotto quale prospettiva hanno formato la loro comprensione attuale? C’e qualcuno nel gruppo che ha avuto precedenti esperienze riguardo un argomento di cui si parla? Si può organizzare un momento per la condivisione di questa conoscenza tra i partecipanti (nella fase preparatoria o anche durante il Tour)?

Assicurati di lasciare ogni persona parlare (alcuni partecipanti potrebbero essere timidi e altri troppo chiaccheroni) e cerca di variare il più possibile il tuo approccio pedagogico da un argomento all’altro. Per esempio, potresti proporre la visione di un film per parlare dell’argomento “A”, una mappa mentale collaborativa per l’argomento “B”, un “photolanguage” per parlare dell’argomento “C”, etc.

La difficoltà sarà di costruire una comprensione comune dei concetti e delle tematiche più importanti all’interno del gruppo e allo stesso tempo aumentare l’interesse di coloro che già conoscono gli argomenti. Per mantenere il loro interesse vivo e aumentare la loro curiosità, osserva ogni argomento da diverse prospettive e incoraggia l’interazione comunitaria, dibattiti costruttivi, ricerca di conoscenza e pensiero critico. Accenderà il desiderio dei partecipanti di imparare e sarà terreno fertile per il gruppo per “osservare e assorbire il contenuto.

Che tipo di supporto specifico per i partecipanti con minori opportunita?

L’Heterotopia Tour dovrebbe essere inclusivo e progettato in maniera tale che i giovani con minori opportunità possano essere parte dell’avventura e sentirsi legittimati come gli altri. Ma come trasformare questo desiderio in realtà?

Cosa si intende con “partecipante con minori opportunità?”

Con “giovane con minori opportunità” si intende un giovane che, senza un supporto adeguato, non sarebbe in grado di partecipare ad un’opportunità come l’Heterotopia Tour per diversi motivi: risorse economiche limitate, difficoltà cognitive, barriere fisiche o mentali, marginalizzazione dovuta a differenze etniche, un periodo in carcere, etc.

Per una definizione più specifica di persona con minori opportunità clicca su: https://www.salto-youth.net/tools/otlas-partner-finding/help/young-people-with-fewer-opportunities/

La cosa più importante nel decidere se coinvolgere giovani con minori opportunità nel Tour è di valutare con onestà se sarai in grado di fornire supporto appropriato a questi giovani prima, dopo e durante il Tour. Nel caso in cui non foste sicuri, suggeriamo di lascire stare o coinvolgere una persona con esperienza per venirvi in aiuto.

A cosa fare attenzione nel dare loro supporto durante l’Heterotopia Tour?

Anche se le persone con minori opportunità andranno incontro allo stesso processo degli altri partecipanti e frequenteranno le stesse sessioni preparatorie, alcuni aspetti necessiteranno doi attenzione ulteriore:

*Comprendere meglio la (giovane)persona e la sua realtà

La parte più essenziale della preparazione sarà quella di conoscere la persona il più possibile. Oltre a dedicargli abbastanza tempo, si dovranno raccogliere ulteriori informazioni e discutere con gli operatori sociali o educatori che hanno già seguito il loro percorso. Inoltre, il tutore (nel caso di minori), la famiglia o la persona di riferimento vicina al partecipante, dovrebbe essere informata e coinvolta, dato che la loro opinione può influenzare il loro (del partecipante con minori opportunità) coinvolgimento nel progetto.

*Investire più tempo ed energie nel creare una relazione di fiducia e allo stesso tempo stabilire ruoli e dinamiche chiare tra di voi.

La qualità del supporto fornito ed il suo impatto nel lungo termine dipenderanno nella qualità della relazione che si stabilirà tra te e la persone. E’ di massima importanza che si fidi, ma ci si assicuri che non ci sia alcun fraintendimento tra amicizia e comportamento amichevole. Il ruolo della persona che supporta la vita del partecipante deve essere chiaro. E’ importante mettere giù delle linee guida su come lavorate insieme al fine di evitare false aspettative, delusioni e perdita di fiducia. Sia chiaro che il tuo supporto è improntato allo sviluppo personale, alla crescita personale e professionale attraverso la conoscenza e che si può guidare verso altri tipi di supporto se necessario.

*Essere responsabile e disponibile

I giovani con minori opportunità avranno probabilmente bisogno di più tempo degli altri partecipanti. Hanno bisogno di una persona di riferimento che li guidi, qualcuno di cui si fidano e del quale hanno attenzione, e potrebbero non avere nessun del genere nella loro vita. Non rifiutare loro ulteriori attenzioni ma ricorda di essere chiaro riguardo tua disponibilità. Si attivo nella comunicazione, rispondendo entro un tempo ragionevole e contattandoli quando sono rimasti ‘in silenzio’ per un po’ contribuisce a costruire una relazione e ad evitare abbandoni. Nel caso in cui avessero necessità particolari oltre le tue capacità o competenze, non esitare di cercare aiuto: guidali e accompagnali dalla giusta persona o servizio.

*Implementare attività addizionali per rinforzare la preparazione

La motivazione e il coinvolgimento dei giovani con minori opportunità deve essere rinforzata durante la fase di preparazione. Sarà molto probabilmente necessario implementare attività preparatorie addizionali e ulteriori incontri per supportarli. Oltre a creare una solida base per il Tour, i meeting più frequenti aiuteranno gli operatori sociali a notare immediatamente se “qualcosa non sta andando per il verso giusto”: se il partecipante ha dei dubbi o se hanno delle difficoltà nella loro vita che possono mettere a rischio la partecipazione, se si comportano in maniera preoccupante, etc. Gli ostacoli individuati per tempo posso aiutare ad evitare o mitigare problemi! Gli incontri più frequenti daranno anche la possiblità di lavorare su di una relazione più solida costruita sul rispetto e l’onesta che è essenziale per prevenire problemi e conflitti durante il Tour.

*Preparare gli altri partecipanti

Come detto prima, è importante costruire la tolleranza e il livello di accettazione dei partecipanti prima del Tour, al fine di evitare discriminazioni ed eventuali esclusioni. Alzare il livello di consapevolezza dei partecipanti e migliorare il livello di intelligenza emotiva contribuirà a prevenire conflitti emergenti dal pregiudizio. La regola che non sarà permesso nessun tipo di linguaggio offensivo o discriminatorio in qualunque momento sarà applicata all’intero gruppo. Nel caso di coinvolgimento di giovani ex tossicodipendenti o alcolisti, si dovrebbe considerare di limitare l’utilizzo di alcool e una politica “drug free” per l’intero Tour. (Nota: l’alcool può essere un argomento sensibile - la motivazione della regola dovrà sempre essere spiegata ed accettata dal gruppo, e allo stesso tempo si dovrà rispettare una possibile richiesta del giovane di non condividere le proprie informazioni personali. La costruzione della fiducia e un dialogo aperto in un luogo sicuro è più che necessaria in questi casi.)

*Monitoraggio da vicino durante il Tour

Durante il Tour si adotterà lo stesso approccio della preparazione: osservazione e monitoraggio costanti, alternando incontri personali e del gruppo nazionale, possono aiutare gli operatori sociali a comprendere il supporto necessario. Attenzione! Non significa che bisogna essere sempre alle spalle del partecipante. Osservalo dalla distanza, cercando di capire come si comportano, agiscono e reagiscono naturalmente. Richiedi feedback frequentemente e intervieni solo se necessario. Suggeriamo di chiedere il supporto da altri operatori: più occhi significano osservazione in più e possono anche dare la loro opinione professionale se necessario.

*Supporto dopo il Tour: probabilmente la parte più importante del processo

Durante il Tour, i partecipanti probabilmente saranno a loro agio e si divertiranno. Si spera vivranno un’esperienza nella quale si sento al sicuro sia come gruppo che nell’ambiente e nella quale hanno creato forti connessioni emotive. Potrebbe essere che dopo quest’esperienza dovranno tornare ad una realtà dalla quale hanno cercato di evadere.

Gli operatori sociali hanno la responsabilità di reintegrare i partecipanti alla “vita ordinaria”, guidarli sul come cambiare la loro realtà in una nuova della quale hanno voglia di fare parte, utilizzando le nuove capacità e conoscenze che hanno guadagnato durante il Tour. Ignorare questa fase di supporto può avere come conseguenza che i partecipanti si deprimano e sentano un senso di abbandono che generalmente ha come risultato il rifiuto di opportunità future.

Coinvolgi i partecipanti in altre attività, indirizzali verso nuove opportunità, aiutali a trovare il supporto che stanno cercando nel caso non potessi fornirlo. Che ti piaccia o no, sarai un punto di riferimento per loro per molto tempo dopo il Tour - ed in questo sta la bellezza!

it/guide/participants.txt · Ultima modifica: 2019/04/27 17:55 da Dora