Traduzioni di questa pagina?:

Strumenti Utente

Strumenti Sito


it:guide:design

Come disegnare un Heterotopia Tour?

La definizione del target group

Per chi dovrebbe essere disegnato un Heterotopia Tour?

Un Heterotopia Tour può rispondere alle necessità di un ampio gruppo di persone. Può essere disegnato per i giovani (come ad esempio per gli scambi giovanili) così come per adulti che vorrebbero apportare un cambiamento nella loro vita dopo anni di lavoro o durante il periodo della pensione! Allo stesso tempo può essere rivolto a migranti, persone senza istruzione, ingegneri, studenti, etc..

Un Heterotopia Tour è disegnato come un’esperienza inclusiva che ha un impatto sulle persone su diversi livelli non in relazione alla loro età o background. Può, quindi, essere significativo sia per i giovani che sono alla ricerca di una prima esperienza di vita in comunità o per coloro che cercano un motivo di ispirazione per il proprio futuro, sia per gli adulti che vogliono fare un passo indietro rispetto alla loro vita quotidiana per sviluppare nuove competenze o vogliono attuare un cambiamento nella propria vita professionale.

Ciò significa, che come un designer, deciderai per chi disegnare il tuo Tour.

Come sceglie il profilo ed il numero dei partecipanti?

Per rispondere a questa domanda, hai bisogno di mettere a fuoco i tuoi obiettivi sociali e pedagogici e valutare le le tue capacità e competenze.

Noi crediamo che l’eterogeneità del gruppo sia uno dei fattori più importanti. Di solito quindi creiamo un gruppo misto di persone di differente età, background, genere, fede, stato fisico, etc. ma tu puoi procedere in modo diverso se credi sia meglio al fine di raggiungere i tuoi obiettivi riunire persone della stessa età o persone che condividono stesse situazioni (ad esempio: persone che vivono nelle periferie, migranti, inoccupati…).

Dal nostro punto di vista, la motivazione è il fattore più importante nella selezione dei partecipanti. Generalmente noi cerchiamo partecipanti che:

  • vogliono conoscere progetti stimolanti, esperienze di vita in comunità e diversi modi di vita sostenibili;
  • sono interessati a condividere la propria esperienza al loro ritorno;
  • sono disponibili per l’intera durata del Tour , per le diverse attività di preparazione e di restituzione.

I partecipanti dovrebbero parlare la lingua inglese. Non è necessario che parlino inglese fluentemente ma dovrebbero essere in grado di entrare in contatto con gli altri partecipanti ed i partners che parlano inglese senza il supporto dei formatori o facilitatori del gruppo. Partecipare ad un Heterotopia Tour non significa fare un corso di Inglese, piuttosto è un’occasione per scoprire modi di vita alternativi e di essere coinvolto nella società. Certamente i partecipanti esercitano il proprio inglese, e tutti faranno del loro meglio per essere di supporto nel processo ma l’uso di una lingua straniera non dovrebbe impedire a nessuno di restare fuori dal Tour.

Oltre ai tuoi obiettivi (ciò che tu vuoi fare), hai bisogno di valutare le tua capacità (quello che puoi fare). Potrebbero esserci dei target group per cui non hai le competenze per inserirli e supportarli in modo corretto, nonostante vorresti farlo. Devi avere uno sguardo realistico sulle tue capacità in modo tale da offrire un supporto di alta qualità ai partecipanti.

Riguardo il numero dei partecipanti, noi raccomandiamo il numero massimo di 30, formatori e facilitatori inclusi. Altrimenti sarà difficile entrare in sintonia ed operare come gruppo, offrire dei momenti di espressione per tutti e cadere nell’inerzia. Ma, ancora una volta, sta a te decidere qual’è la dimensione adatta del gruppo coerentemente ai tuoi obiettivi formativi, capacità organizzative e competenze e numero dei componenti del team.

La scelta dei luoghi: dove sviluppare il Tour?

Le location del Tour (in genere ci sono diversi posti all’interno di un unico Tour) sono una questione chiave. Sia i luoghi stessi che la predisposizione delle persone che li vivono nell’accogliere e condividere i propri spazi, tempo e conoscenza avranno un immediato impatto sui partecipanti sia esso positivo che negativo. Per questo noi raccomandiamo:

Analizza il contesto e valuta quali risorse sono disponibili.

Prima di scegliere un posto, vai a visita il territorio! Osserva il paesaggio, senti l’atmosfera locale, prova a capire il contesto incontrando le persone e facendoti coinvolgere dal territorio. E’ importante che tu capisca le abitudini locali, il modo in cui vivono le persone, l’economia, il contesto sociale culturale e politico per capire se l’area è un terreno fertile sul quale sviluppare il tuo Tour o no.

Sarebbe bene osservare nell’area in quali parti vi è la cittadinanza attiva ed esempi di economia sociale. C’è un cittadino attivo nell’economia sociale? C’è una serie di progetti che facilmente puoi vedere nel tour? Ci sono progetti sociali ed eco-friendly in diversi ambiti (in modo tale che puoi diversificare le visite e i workshop) oppure hanno tutti a che fare con lo stesso tipo di attività (ad esempio le fattorie).

Rendere chiari i bisogni e le aspettative dei tuoi potenziali partners

Se credi che l’area sia valida per organizzare il Tour, esplora i bisogni e le aspettative dei tuoi potenziali partners. Quai persone vorresti che siano i tuoi partner? E chi fra loro vorrebbe ospitare il gruppo sul posto del prorio progetto? Cerca progetti che siano forti alleati su cui puoi contare perchè i suoi componenti del team vogliono realmente supportarti. Loro ti introdurranno al territorio in cui vivono e ti condurranno in un esperienza forte ed intensa.

Consigliamo di organizzare almeno un incontro dove tutti i potenziali partners possono incontrarsi ed esporre le proprie motivazioni idee e concetti, perché il tuo progetto incontri il loro interesse e quello che loro vorrebbero offrirti.

Quindi, organizza un’altro incontro con ciascuno dei quali vorresti lavorare per chiarire i loro bisogni e aspettative ed allo stesso modo le tue. Se sarai daccordo sul “PERCHE’” e sul “COME” potranno essere un partner e puoi continuare la ricerca per un luogo dove strutturare il tuo tour.

Assicurati che il luogo scelto incontri i principali bisogni del gruppo:

Alla fine, ma non meno importante, sarà necessario verificare che il luogo possa incontrare i bisogni del gruppo dal punto di vista pratico. Ti raccomandiamo di fare attenzione a che:

  • Lo spazio sia accessibile: è abbastanza grande in modo tale che i partecipanti non siano costretti a stare in un posto piccolo (ma hanno una stanza che loro ritengono confortevole)?
  • La topografia: è abbastanza pianeggiante per poter montare le tende?
  • L’ombra: ci sono abbastanza posti all’ombra in modo che i partecipanti possano ripararsi dal sole nelle ore calde?
  • Qualità del suolo: è erboso? noi non vogliamo coltivare ortaggi, ma spesso un’area di terreno erboso è apprezzabile in un’area campeggio.
  • Disponibilità di riparo nel caso di pioggia o temporale.
  • Facile accesso all’acqua per per gli esseri umani è necessario per molti aspetti (bere, lavarsi, etc…)
  • Accesso all’elettricità: dato che le nostre apparecchiature elettroniche talvolta ne avranno bisogno.
  • Strada di accesso: essere lontano da ogni forma di civilizzazione può avere i suoi benefici, ma ricorda renderà alcune sistemazioni logistiche più complicate e i partecipanti non sono abituati a stare così in isolamento.

Se la sede incontra i requisiti da te individuati, puoi passare allo step successivo per organizzare il tuo Tour: definendo i diversi step, durata, attività, etc.

Prendersi cura dei partenariati

Un Heterotopia Tour può essere organizzato ad un livello sia internazionale che locale/regionale.

In entrambi i casi, si dovranno stabilire solidi rapporti per l’organizzazione; a livello locale, si dovrà collaborare con gli ospiti, stabilire quale iniziative e produttori locali visitare, quali facilitatori esterni invitare, etc. Nel caso si decidesse di mantenere l’aspetto internazionale del Tour (raccomandato), si collaborerà con i partner che selezioneranno, prepareranno e accompagneranno i partecipanti, saranno parte attiva del progetto, nello sviluppare, implementare e valutare il Tour. Ci sarà un team che lavora in direzione di obiettivi e risultati condivisi.

Partner Locali

La scelta dei partner locali dovrebbe prospettarsi oltre la durata del Tour: idealmente non dovrebbero esserci solamente membri temporanei di un progetto unico, ma persone con le quali intraprendere progetti per sviluppare il territorio sul lungo termine.

Ci sarà la necessità di incontri frequenti con i partner locali per organizzare l’ospitalità e rendersi conto delle risorse e attrezzature disponibili. Prima che i partecipanti arrivino, bisognerà essere a proprio agio con la struttura, quali sono le regole già esistenti, quanto esse siano flessibili, quali sono i punti critici della sicurezza, etc. Si imparino le schedule dei partner e ci si adatti. Si organizzi il tour quando essi possono dedicare la loro piena attenzione al progetto. Non bisogna essere timidi nel fare domande riguardo le diverse necessità - meglio chiedere qualcosa prima che scoprirla nel mezzo del tour.

Organizza incontri nella location che ospiterà le attività per comprendere meglio la morfologia del posto. Comunicazioni ulteriori possono essere fatte tramite telefonate o online, ma per stabilire una relazione solida basata su obiettivi condivisi bisogna investire il tempo in incontri faccia a faccia. I partner che credono nei valori e obiettivi del Tour saranno disponibili a supportarlo e avranno un’attitudine positiva.

Coinvolgere i partner locali nel monitoraggio e valutazione delle attività: si organizzeranno incontri frequenti (almeno ogni 2-3 giorni durante il Tour) e si discuteranno le loro sensazioni riguardo il gruppo, sullo svolgimento delle logistiche e cosa può essere migliorato. Quest’attitudine collaborativa farà sentire loro parte del processo e i loro bisogni presi in considerazione e rispettati.

Partner Internazionali

Per stabilire un partenariato internazionale efficiente, fondato su valori condivisi e rispetto reciproco, si dovranno superare alcune difficoltà: distanza fisica, fraintendimenti causata da differenze culturali e linguistiche, conflitti emersi da differenti metodi e carichi di lavoro, etc. Per una realizzazione tranquilla proponiamo di:

  • Raggiungere una comprensione condivisa di parole chiave e terminologia: “apprendimento”, “inclusione”, “cooperazione”, “responsabilità”, hanno lo stesso significato per tutti?
  • Imparare a conoscere lo stile e metodologie di lavoro e apprendimento dei tuoi partner: partecipate ad un corso insieme, tenete una piccola sessione o workshop, sperimentate con il team work e processi decisionali su una scala ridotta.
  • Dividere le responsabilità equamente ed in modo giusto: assicurati che tutti siano parte attiva nel processo, e che nessuno ne riceva solo benefici. Assegna dei compiti dapprima in base alle capacità dei partner, poi sulla mole effettiva di lavoro di ogni compito. Ricorda di bilanciare il lato economico o qualunque altro tipo di compensazione in base al lavoro e alla responsabilità. Metti tutto per iscritto.
  • Mettere a disposizione i migliori strumenti di IT possibili: ricorda che ogni organizzazione usa diversi strumenti di management e comunicazione, decidi insieme ai tuoi partner quali usare e perchè. Utilizza spazi di lavoro collaborativi per la condivisione dei dati, informazioni, co-writing e co-editing, crea un’agenda con incontri online.
  • Passare in rassegna le aspettative di ogni partner: assicurati di essere sullo stesso piano, che i partner siano motivati, responsabilizzati e, se necessario, disposti a fare dei sacrifici per raggiungere gli obiettivi del progetto.

  • Condividere informazioni su tutto ciò che influenza il Tour: una comunicazione onesta e trasparente ti aiuterà ad ottenere tutte le informazioni di rilievo: suggeriamo di organizzare una visita preparatoria prima del Tour, e se ciò non fosse possibile, di mettere a disposizione un InfoKit con informazioni dettagliate e supporto grafico (ad esempio fotografie del luogo)
  • Monitorare e valutare insieme: durante il Tour, organizza incontri giornalieri e se necessario coinvolgi i partner nel processo decisionale, chiedendo le loro opinioni su eventuali cambiamenti da effettuare all’interno del gruppo, basandosi sui feedback dei partecipanti. Conoscendo meglio i profili dei partecipanti, possono aiutarti a definire meglio le attività e la logistica.
  • Essere comprensivo e di supporto: tieni a mente che ogni partner si è impegnato molto per realizzare i Tour con successo - durante i momenti di tensione, conflitto o frustrazione, ricorda di essere di supporto e avere un’attitudine che miri alla risoluzione dei problemi.

Definizione degli STEP e durata del Tour

Fa che il tempo sia tuo alleato

Il tempo è la chiave fondamentale di ogni viaggio: sarà un fattore fondamentale nel tuo Heterotopia Tour. Non importa quale sia il gruppo, il posto o il programma del Tour, abbiamo osservato che il gruppo per lo più segue questi passaggi:

  • Il primo step è la scoperta del diverso, adattarsi alle nuove condizioni di vita e farle diventare familiari;
  • Il secondo step generalmente è un passaggio complesso: i partecipanti ora hanno abbastanza familiarità con i principi base del Tour: (condizioni della vita in comunità, attività, etc.) ma alcuni aspetti di esso non li soddisfano. Loro possono mostrarsi critici, esprimere qualche insoddisfazione o voler cambiare qualcosa riguardo la vita in comune, la facilitazione, il programma, la tranquillità del Tour o le condizioni di vita. Le tensioni potrebbero emergere oltre rispetto alla forma anche per la stanchezza. Il gruppo è davanti ad un punto critico: o si va avanti come si è fatto sino a quel punto, senza considerare le preoccupazioni e criticità, o il tour può essere modificato e adattato con nuovi ruoli e nuove regole.
  • Il contenuto del terzo e ultimo step dipenderà dalla decisione che è stata presa per il precedente step: ci sono due possibilità.

Se le decisioni sono state prese indirizzando le criticità espresse dai partecipanti e dal gruppo verso soluzioni risolutive, il gruppo molto più probabilmente andrà avanti: esso continuerà a crescere ed esprimerà tutto il suo potenziale.

Se invece si è optato per lo “status quo”, l’andamento che hai osservato nei precedenti step prenderà il sopravvento e il gruppo si troverà in qualche situazione di stallo, aspettando la fine del Tour.

La durata di ogni fase può essere variabile, ma normalmente è tra i 5 e i 7 giorni. Noi raccomandiamo fortemente di tenerlo bene a mente mentre si disegna il Tour nell’ottica di supportare il gruppo durante il viaggio. Facendo si che il tempo sia tuo alleato per raggiungere i tuoi obiettivi formativi.

Per quanto sia una tua scelta il numero delle tappe e dei luoghi, noi crediamo che un Heterotopia Tour dovrebbe avere una durata minima di 15 giorni al fine di permettere sia al gruppo che ai partecipanti, di svilupparsi, imparare e crescere. Un Tour più breve non darà abbastanza tempo perché avvenga una vera trasformazione. E’ probabile che i partecipanti si adattino più facilmente allo status quo piuttosto che essere risolutivi rispetto alle questioni e alle tensioni all’interno del gruppo, - o nei confronti del team dell’organizzazione - sapendo che presto torneranno a casa.

Un Tour di maggiore durata è una sfida maggiore, ma noi crediamo che abbia maggiori potenzialità perchè le persone saranno meno disposte a sopportare per un numero maggiore di giorni senza esprimere quello che li infastidisce e quello che vorrebbero cambiare. Loro saranno costretti a dar voce chiaramente ai propri bisogni e il gruppo risponderà alle loro critiche e crescerà, cercherà un nuovo equilibrio, nuove regole e un nuovo modo per stare insieme ( in genere questo momento critico si manifesta dopo 6-8 giorni).

Grazie ad una lunga durata del Tour, il gruppo avrà il tempo dopo il momento critico di sperimentare un nuovo modo di organizzarsi, e metterlo a punto (generalmente alla fine della seconda settimana). La parte finale del Tour inizierà quindi, quando il gruppo sperimenterà un terzo modo di agire ed essere. Sarà il momento per i partecipanti di provare quello che hanno imparato durante le prime due fasi e di cambiare le proprie convinzioni, sia come individui che come gruppo.

Per questo motivo, noi consigliamo un tour della durata di 3 settimane, e comunque di almeno 15 giorni (per avere la possibilità di avere mediamente 5 giorni per ciascuna delle 3 fasi).

Disegnare l’itinerario

Durante la selezione dei luoghi che visiterai, tieni in considerazione le fasi descritte sopra che il gruppo attraverserà. E’ possibile restare per tutto il tempo del Tour in uno stesso posto, ma noi raccomandiamo di cambiare posto a conclusione di ogni fase principale. Il muoversi fisicamente contribuirà simbolicamente alla crescita e alla trasformazione del gruppo. La scelta delle diverse sedi dovrebbe tenere in considerazione molti parametri:

  • Risorse disponibili: Quali iniziative puoi vedere nell’area? Che tipo di attività puoi immaginare per ciascun posto?
  • I bisogni del gruppo: I partecipanti li conoscono già? Se è così, hanno il desiderio di conoscere persone e progetti nei dintorni? Il gruppo sente il bisogno di riposarsi o al contrario i partecipanti non vedono l’ora di partecipare ad attività più impegnative?
  • Le conseguenze pratiche delle tue scelte: Sappi che più lontane sono le diverse destinazioni, più lungo è il viaggio, meno è il tempo che hai a disposizione e maggiore è il tuo impatto ecologico. Quindi, sii pragmatico e ottimizza ill tuo itinerario così puoi ridurre gli spostamenti e restare centrato sugli obiettivi del Tour.

Prendi una mappa e disegna l’itinerario che hai scelto per il tuo Tour ideale. Puoi contattare i partner locali e disegnare insieme a loro il programma.

La scelta delle attività e i work frame

Offri una prospettiva di una società diversa grazie ad un programma diversificato ma coerente

L’Heterotopia Tour è basato su un approccio olistico. Esso mette in connessione aspetti sociali, economici e ambientali e dimostra che i problemi che stiamo affrontando e i bisogni possono essere risolti in modo simultaneo.

Noi ti incoraggiamo a disegnarlo in modo che esso:

  • accresca la capacità dei “comuni cittadini” ad affrontare con successo le sfide che stanno vivendo;
  • incoraggi le persone ad avere un atteggiamento positivo verso le avversità, dimostrando che c’è una soluzione ad ogni problema;
  • dia fiducia alle persone rispetto alla direzione in cui stanno andando, alle proprie capacità ad essere attivi e ad incarnare il cambiamento per se stessi per la società.

A nostro parere, un Heterotopia Tour dovrebbe fornire un approccio non convenzionale per affrontare i temi dell’impresa sociale, impatto ambientale e cittadinanza attiva. Dalla associazione delle teoria e della pratica, interviste ai imprese sociali, attività pratiche in diversi ambiti, vita in comunità e approccio eco-friendly, l’obiettivo e di dare ai partecipanti l’opportunità di sviluppare la fiducia in se stessi, le proprie capacità imprenditoriali e allo stesso tempo le proprie doti relazionali.

Incontrare realtà dell’imprenditoria sociale smorzerà le loro paure riguardo l’imprenditoria, fornendo soluzioni pratiche per procedere all’azione. Intanto, vivendo all’interno di un gruppo-comunità li esorterà ad interrogarsi sul significato della responsabilità e solidarietà verso gli altri, ad esporsi davanti ad altre realtà, culture opinioni. I doveri giorno per giorno durante il viaggio( cfr. capitolo 5.1.Organizzazione Praticae capitolo 5.2. Eco-living e traccia ecologica) li aiuterà ad uscire dalla propria routine, a conoscere le questioni ambientali e ad agire per una vita sostenibile grazie ad una maggiore consapevolezza e alle capacità pratiche che svilupperanno.

Noi crediamo che più e diversificato il Tour meglio è. L’obiettivo dell’Heterotopia non è di formare i partecipanti in modo specifico su un solo tema, ma di offrire una visione davanti la grande diversità di azioni significative che contribuiscono ad una società più equa e sostenibile. Per questo motivo, noi consigliamo di mettere in discussione i differenti contesti durante il tour (urbano/rurale/ attivo/passivo economicamente, centrale/periferico) allo stesso modo le diverse discipline/ ambiti/settori delle attività. In questo modo è possibile mostrare che la sostenibilità può essere affrontata nei diversi aspetti dell’ambiente e nonostante le risorse disponibili, finchè le persone hanno la volontà di cambiare, si organizzano e si impegnano a raggiungere i propri obiettivi e ad affrontare le situazioni che ritengono insoddisfacenti.

Una struttura basata su un approccio pedagogico o sull’educazione non formale

L’Heterotopia tour è basato fondamentalmente sulla metodologia dell’educazione non formale. Ogni attività e la metodologia che noi adottiamo è cucita su misura per il gruppo. Non ci impedisce di ricorrere a strumenti formali - come le presentazioni - se pensiamo siano adatti per raggiungere l’obiettivo. Come il programma dell’educazione non formale, il Tour è pensato in funzione degli obiettivi dei destinatari della formazione , offrendo strumenti per superare le difficoltà personali e abilitarli a raggiungere il loro pieno potenziale.

Noi definiamo l’educazione non formale con i seguenti principi:

  • Approccio basato sul partecipante - gli obiettivi dell’apprendimento personale sono al centro del programma: il nostro obiettivo e di mettere alla prova le abilità, la conoscenza e il sapere di ogni partecipante coerentemente agli obiettivi che hanno per loro stessi. I Facilitatori hanno bisogno di conoscere il background dell’istruzione e socio-culturale dei partecipanti e i particolari bisogni che potrebbero emergere. L’individuazione delle attività deve tenere in considerazione l’istruzione dei partecipanti, come la lingua, capacità pratiche, la conoscenza dei temi del progetto etc. Le informazioni che raccoglierai durante la fase di preparazione ti consentiranno di adattare il tuo programma ai tuoi partecipanti e di trasferire l’approccio base dell’apprendimento nella pratica.
  • Gli obiettivi base del programma educativo - tutte le attività dovrebbero contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali e specifici del programma educativo, realizzando gli obiettivi dell’apprendimento individuale dei partecipanti. Ogni attività dovrebbe avere degli obiettivi educativi chiari. Quando disegni il Tour , tieni sempre in considerazione quali sono i tuoi obiettivi e quali quelli dell’Heterotopia Tour ( cfr. Cap.1. Cosa è un Heterotopia Tour ?)
  • Monitoraggio continuo dei risultati dell’apprendimento - i facilitatori e i partecipanti sono co-responsabili del monitoraggio del processo di apprendimento; loro dovrebbero valutare i progressi del viaggio educativo, coerentemente agli obiettivi del programma educativo. I momenti di monitoraggio dovrebbero essere frequenti così il gruppo ha la possibilità di modificare il programma o i metodi usati così da adattare che emergono durante il Tour. Il monitoraggio in corso aiuta ad identificare - in un modo opportuno - i fattori che ostacolano i partecipanti nell’apprendimento, ed abilita il gruppo a creare un miglior ambiente per l’apprendimento attraverso ai fattori stessi. (puoi approfondire può questo tema nel capitolo 5.6 Monitoraggio & valutazione“).
  • Programma flessibile - Il programma educativo dovrebbe essere abbastanza flessibile da riconoscere i bisogni identificati durante il monitoraggio. (cfr. Cap. 5.3 Attività/Programma). Attraverso le modifiche delle attività e dei metodi no possiamo creare le migliori circostanze per raggiungere gli obiettivi.

  • Apprendimento responsabile e partecipazione volontaria - Nel programma di educazione non formale, la partecipazione degli studenti è volontaria. Questo vuol dire che loro hanno una ragione e motivazione personale per partecipare e che loro si assumono la responsabilità del proprio apprendimento; loro capiscono che il loro livello di partecipazione e il loro contributo influenza i risultati del programma educativo e allo stesso modo lo facilita. Ecco perchè la qualità della selezione e la preparazione dei partecipanti è cruciale. /cf. cap. 4 Come selezionare e preparare i partecipanti al Tour?).
  • Approccio orizzontale della facilitazione - Il ruolo dei facilitatori è quello di creare le giuste circostanze e innescare dinamiche positive che possono dare i migliori risultati dell’apprendimento. Il loro ruolo non è quello di dispensare conoscenza, ma di facilitare la co-creazione della conoscenza collettiva, a partire dalle risorse del gruppo stesso, in modo complementare agli input e risorse esterne. ( puoi approfondire l’approccio della facilitazione al Cap. 5.5. Facilitazione).

Un equilibrio delicato tra la teoria e la pratica

Alla fine di questo capitolo, noi vorremmo porre l’accento sul fatto che, l’essenza dell’educazione non formale è che si può trasferire ciò che hai imparato dalla teoria alla pratica e viceversa - impari le cose facendole e metti a frutto la conoscenza acquisita durante l’esperienza all’interno di un’ unica struttura.

Esiste un’ampia varietà di metodi per mettere insieme i bisogni e vari metodi di apprendimento. Più diversifichi gli approcci pedagogici, più sarai in grado di permettere a ogni partecipante di scoprire le pratiche di apprendimento preferite e di creare al meglio le opportunità di apprendimento del Tour. Perciò, quando ti dedichi alla scelta delle attività, noi raccomandiamo di fare attenzione all’equilibrio tra la teoria e la pratica.

By “theory” we don’t mean plain lessons, but activities that have an informative, analytical approach. Theoretical activities should still be interactive and participative. They will help the participants to understand the ethical, political or scientific framework of the project / technique / activity they are introduced to. In addition, the integration of practical (manual) activities in the program will help to: Improve social connections and group dynamics – participants with language difficulties better engage in practical activities which reduce the risk of feeling excluded and strengthen the relationship with other participants Keep the level of commitment high – a practical activity following a more theoretical one boosts the energy level of the group and prevents the feeling of being overloaded with information Make it easier for participants to contribute – participants who are less talkative can have their space to contribute to the activity Deal with the theory – practical activities help to process information and can represent mental challenges that lead to resolution of problems Reduce frustration and bring a sense of satisfaction – the creation of something solid, the participation in the whole process from the beginning to the end helps participants to boost their self-esteem, to feel effective and to develop their sense of initiatives; manual activities also contribute to mental health, well-being and stress management.

To help the positive flow of energy, you can also vary: the posture of participants: alternate activities where participants sit, stand, move or stay still; the venue: change learning environment, switching from indoors to outdoors, organizing field trips to new locations, etc. the size of the work groups: vary between individual tasks, work in small groups, and big groups.

The efficiency in learning is linked to how the learner feels in their surroundings: changing position, location, sound atmosphere will help the mental switch between topics and offer a conclusion to a session before starting a new one. To close the loop, don’t forget that each activity should be followed by a time for reflection and processing. Linking the experience with prior knowledge and with the objectives of the program will put some meaning into it, put it into perspective.

it/guide/design.txt · Ultima modifica: 2019/05/03 10:10 da Cecilia